Alida Rossi, Jo March e Qaos.

L'anniversario della compagnia Qaos non poteva che portare con sé alcune novità. Una di queste è il Blog. Apriamo come i professionisti, con un'intervista ad Alida Rossi che ha interpretato Jo Marsh nello spettacolo "Piccole Donne - Un piccolo musical" nella produzione 2013 di Qaos.

*Tutti i riferimenti a fatti e persone sono puramente casuali. La redazione non risponde di eventuali offese recate a persone o oggetti. La redazione esclude inoltre qualsiasi collusione con le problematiche personali dell'intervistata e sconsiglia la lettura a deboli di cuore e a bambini non accompagnati. Attenzione: la lettura può rendere omosessuali. 

È il tuo primo spettacolo per intero con Qaos, giusto? Come ti sei trovata?

A: Prima di “Piccole Donne” ho partecipato ad alcune repliche, come sostituzione, al musical “Non voglio mica la luna”. In parte, quindi, l’atmosfera Qaos l’avevo già respirata e ne ero già stata conquistata. Dico “in parte” perché vivere e condividere l’esperienza della creazione di uno spettacolo fin dalle sue prime fasi è molto diverso all’ingresso a spettacolo già pronto. Se con “Le suore” ho conosciuto il divertimento e l’allegra confusione di uno spettacolo già collaudato, con “Piccole Donne” ho vissuto, insieme al divertimento, anche l’ansia e la preoccupazione che alcune scene non funzionassero o non piacessero. Questa condivisione di tutte le fasi e dei sentimenti che portano alla realizzazione di uno spettacolo è stato ciò che più mi ha fatto amare questa esperienza e mi ha legata ai miei compagni di avventura, facendomi sentire davvero parte di questa colorata e strabiliante famiglia Qaos.

[nota del redattore: Alida aggiunge dieci righe in cui fa i complimenti a tutti: cast, tecnici, regia, la biglietteria, gli addetti alla pulizia del teatro, gli spettatori, la gente che passava per caso davanti a teatro, gente che abita a Forlì, gente che abita in Emilia Romagna, gli Italiani, Papa Francesco, Riccardo Cocciante, i Muppets, i giudici di Masterchef e molti altri che la redazione trova opportuno non elencare per intero.]

Conoscevi già il musical “Piccole Donne”? Cosa ti piace di questo musical e cosa invece non ti piace?

A: No, non lo conoscevo e il primo pensiero che ho avuto è stato “Oddio, speriamo non sia un mattone!” [nota del redattore: e invece.]. In effetti, ad un primo impatto sono rimasta perplessa, molto complesse e un po’ troppo liriche ma, al secondo ascolto, le ho trovate… sempre complesse (!!), ma molto più orecchiabili. 
Anche se mi sono portata dietro la paura dell’effetto “mattone” fino all’ultimo, specialmente per la durata dello spettacolo e per alcune canzoni che, a volte tolgono un po’ di luce alla trama, ho amato da subito il mio personaggio, specialmente per il suo lato esuberante e un po’ goffo e la storia che, oltre ad alternare momenti divertenti a momenti drammatici, è molto attuale, ognuno vi può ritrovare facilmente elementi di sé, della propria famiglia e della propria vita.

C’è un brano a cui sei più legata? Per quale motivo?

A: Ce ne sono due [nota del redattore: ALÈ!!! Ben due!]: Il primo è il secondo assolo di Jo, “Il fuoco dentro me” perché è un brano di forte svolta emotiva del mio personaggio, in cui Jo riesce a trasformare in energia creativa la disperazione per il lutto, la frustrazione che prova per i suoi progetti non realizzati e la difficoltà di tenere vicine le persone che ama. È un bel momento che sento molto mio e mi emoziona tutte le volte perché porta con sé un forte messaggio di crescita, determinazione, amore e gratitudine nei confronti della propria famiglia [nota del redattore: VOTA ALIDA alle Politiche 2014]. L’altra è “Vulcano”, dove Jo legge il suo romanzo “in 3D”, perché farlo è davvero spassosissimo [nota del redattore: ha utilizzato davvero la parola “spassosissimo” di sua spontanea volontà, giuro] e trovo originale la sua realizzazione sul palco.

Ci sono caratteristiche di Jo che fanno parte anche di te, oppure lati del suo carattere che hai trovato distanti?

A: Credo che Jo abbia molto di me: la determinazione e lo spirito indipendente, prima di tutto. Ma, in particolare, quello che me l’ha fatta amare sono state le sue caratteristiche che vorrei avere io o, quantomeno, che vorrei essere in grado di mostrare di più ma che, per timidezza, un po’ per l’educazione ricevuta e un po’ per non deludere le aspettative, solitamente tendo a frenare, soprattutto con chi conosco meno. Mi riferisco, per esempio al suo anticonformismo, alla sua totale indifferenza alla “brutta figura”, alla sua incontenibile esuberanza. Un aspetto su cui ho dovuto lavorare è stato il rendere il lato da maschiaccio di jo, [nota del redattore: Alida prende una pausa per ruttare rumorosamente a bocca aperta] soprattutto nei movimenti, cercando di renderli più goffi e ineleganti.

I complimenti alla tua performance che ti sono rimasti più impressi?

A: Vista la “leggerissima punta di ansia” con cui ho affrontato la recitazione, direi che mi sono emozionata nel sentirmi dire che sono stata convincente e coinvolgente. [nota del redattore: Alida sente le voci.]

Se hai avuto l’occasione di rivedere lo spettacolo in video, cosa pensi dello spettacolo e della tua interpretazione?

A: Lo spettacolo è lungo ma ben confezionato. Si nota l’affiatamento che si è creato tra i membri del cast, che molte scelte registiche e scenografiche siano state molto azzeccate e che si sia riusciti a portare in scena un musical sicuramente non facile perché molto vicino all’operetta. Ho sempre difficoltà nel rivedermi in video perché mi soffermo più sui lati negativi ma, tralasciando il mio lato noioso e pignolo [nota del redattore: Spassosissimo!] confesserò che sì, accidenti, sono stata contenta della mia interpretazione!!!!! [nota del redattore: Cinque punti esclamativi di Alida corrispondono a 5 Stelle Michelin]

Quali sono i tuoi progetti futuri? Quando ti rivedremo in scena?

Alida: Potrete rivedere alcune repliche di “Piccole Donne - Un Piccolo Musical” ( 8 Marzo 2014, Cesenatico – 15 Marzo 2014, Gorizia). Nel frattempo con la compagnia Genesi Musical andremo in scena dal 27 al 29 Marzo al teatro Bogart di Cesena con il musical “Prendimi sul Serio – Un musical biondissimo”, liberamente ispirato al celebre film “Legally Blonde – La rivincita delle bionde”.

[nota del redattore: Alida a questo punto cerca di corrompermi]

*Per maggiori informazioni, segui le attività dell'Associazione Culturale Qaos sul sito: http://www.delfo.forli-cesena.it/aqaos/

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